La settimana scorsa è stato il mio compleanno. E cosa mi hanno regalato i miei fantastici amici? Il Kindle Touch!
LO ADORO. Fatico ad ammetterlo, perché nonostante fosse una mia richiesta ero titubante. Passare dal cartaceo al digitale è un po’ un salto nel vuoto, soprattutto se con i libri hai sempre avuto un rapporto affettivo molto forte. Sono convinta che questo rapporto non si esaurisca. Certo ora vedo nel Kindle un sacco di vantaggi: non dovermi spostare ogni volta che desidero un libro, non dover vedere la faccia sconsolata del commesso che mi dice che non ce l’ha, prezzo inferiore, ultimissime uscite a portata di mano e grande convenienza per i classici.
Mi sono ritrovata a chiedermi: ma amiamo i libri come involucri o per il loro contenuto? Entrambe le cose credo, le pagine resteranno sempre una tentazione irresistibile. Il pc non ha soppiantato la penna, eppure leggevo un articolo che parlava di un sondaggio fatto in Inghilterra: nella popolazione adulta il 50% dichiara di non prendere una penna in mano da almeno 6 mesi. Ma come la fanno la lista della spesa questi? Col tablet?
Certo saranno tempi duri per le librerie e l’editoria in generale. E per me che pensavo di poterci lavorare è sconfortante essere la prima “traditrice”, ma non ha senso lottare quando una marea ti sta travolgendo. I tempi vanno assecondati e oggi più che mai il mondo del libro ha bisogno di reinventarsi.
Insomma… per quanto mi riguarda possedere un ebook reader è una svolta epocale, che mi provoca sentimenti contrastanti. E voi? Avete vissuto questo passaggio? Come vi fa sentire?
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